martedì 10 dicembre 2013

La ricerca, il farmaco salva vita e il profitto

Da LaRepubblica.it:
"È una rivoluzione, una grande notizia per tutti quelli che soffrono di epatite C. I medici americani non hanno dubbi: il farmaco, approvato ora dalla Food and Drug Administration, è destinato ad aprire una nuova frontiera nella lotta ad una delle malattie più pericolose e diffuse. La medicina miracolosa è una pillola da prendere una sola volta al giorno, si chiama Sovaldi e il principio attivo che combatte il virus è il sofosvubir, una molecola in grado di sconfiggere anche i ceppi più resistenti. In questo modo diventano inutili le punture di interferone, sino ad oggi l'unico rimedio efficace, ma che porta con sé pesanti effetti collaterali: insonnia, nausea, depressione, sintomi influenzali. E oltre ad essere molto meno invasiva la cura promette percentuali di successo altissime: attorno all'80% secondo gli ultimi test, che però necessitano di altre conferme. "È un passo avanti eccezionale nella lotta all'epatite, riusciremo a sconfiggere con molta più facilità il virus soprattutto nei pazienti cronici": dice al New York Times, Edward Cox uno dei membri della commissione Fda. […] C'è però una controindicazione destinata a riaccendere le polemiche sull'accesso ai farmaci, ovvero il costo della pillola. Per quattro settimane di cura servono 2 8mila dollari, che diventano 84mila per il ciclo consigliato di 12 settimane. E si arriva a quota 168mila per le 24 che sono necessarie per battere le infezioni più resistenti. "È inaccettabile e vergognoso: non c'è alcuna logica che giustifichi questi prezzi. Una follia sulla pelle dei pazienti di tutto il mondo": attacca Michael Weinstein presidente di una delle maggiori organizzazioni che aiutano i malati di Aids".


DILEMMA ETICO!!!
Che ne pensi, considerato che nel corso degli anni la società che ha realizzato il farmaco sembra avere investito circa 11 miliardi di dollari nel progetto? C'è un conflitto tra un interesse privato (profitto) e un interesse pubblico (la salute)?